Il Progetto

Mash up in giamaicano significa letteralmente ‘distruggere’ e viene utilizzato per fare riferimento a quelle performance live che vedevano coinvolti più artisti musicali.

Nell’era di internet e delle nuove frontiere multimediali questo termine viene oggi utilizzato per fare riferimento ad un vero e proprio fenomeno musicale.

Oceanboy si cimenta in questa particolare tecnica, tra le più diffuse tra i dj amanti del 2.0, che consiste nell’unire due o più canzoni di artisti, spesso distanti tra loro vuoi per genere piuttosto che per vocalità grazie all’ausilio di software e campionatori musicali.

Il risultato finale è tanto più spiazzante quanto più è lontana la distanza fra gli artisti e le canzoni che utilizza nella realizzazione dei suoi mash up.

E’ un gioco sfizioso perché dimostra i mille punti di connessione possibili tra musiche che non verrebbe mai in mente di associare.

Ovviamente, molto sta alla fantasia, ma soprattutto alla perizia di cui è dotato chi dà vita a queste vere e proprie manipolazioni sonore.

Il ‘prodotto’ può dirsi ben confezionato, nel momento in cui questa fusione audio è corroborata dalle immagini video, dall’incursione e sovrapposizione dell’uno sopra l’altro.

Sul web è già attiva una vera e propria scena musicale, essendo ormai in molti quelli che creano e quelli che vanno a caccia di queste creazioni.

Ci vuole un giusto equilibrio tra gusto ed immaginazione per non scivolare in rigurgiti pacchiani: un registro giusto, che sembra non mancare a Oceanboy, come dimostrano gli altri esperimenti presenti su questo sito.